A cura di Fulvio Aniello
What’s More Alive Than You™ ha presentato la sua prima PERMANENT COLLECTION in anteprima mondiale: una serie di calzature e borse nate dalla creatività di 15 giovani studenti e professionisti sconosciuti al grande pubblico, ma con grandi doti e talento. Tra loro non solo fashion designer ma anche architetti e product designer, che hanno accettato la sfida multidisciplinare offerta da What’s More Alive Than You™ dando vita a oggetti davvero particolari, adatti a coloro che vogliono distinguersi, nello spirito di questa nuova griffe italiana che propone oggetti da indossare più vicini al mondo artistico e del design che assoggettati ai dettami della moda tradizionale.
Questa nuova griffe e il suo ambizioso progetto sono conosciuti ad oggi dalla stampa di moda, di design e d’arte di ben 72 paesi. Molte Università di tutto il mondo coinvolgono i loro studenti negli appelli creativi promossi più volte all’anno per il design delle collezioni, di cui 17 collaborano attivamente in partnership. Sono già 45 le persone selezionate come autori degli artwork in parte presentati nella prima Permanent Collection e provenienti da 19 paesi. Un progetto partito da poco più di un anno ma che sta creando molto interesse e curiosità in migliaia di persone che ogni giorno visitano il sito istituzionale.

Liza Fredrika Åslund
Abbiamo quindi voluto chiedere a una delle autrici della Selection ONE, i cui lavori fanno parte della prima PERMANENT COLLECTION, cosa ne pensa e che visione ha di questa nuova griffe, vivendo in prima persona questa esperienza. La giovane fashion designer è Liza Fredrika Åslund , nata a Nyköping , SVEZIA, 30 anni fa, autrice di una splendida collezione di calzature, ispirata all’ambiente e al riutilizzo dei materiali.
Raccontaci chi sei e che cosa stai cercando. Sono sempre alla ricerca di cose interessanti che catturino la mia immaginazione. Mi piacciono le parole e spesso una mia collezione inizia con una frase. A volte ho dei problemi a raggiungere la perfezione nella moda se quello che cattura la mia attenzione sono proprio gli errori nella moda, l’imperfezione.
Cosa ci dici della tua formazione scolastica e del contesto culturale in cui sei cresciuta? Ho studiato cinque anni alla Design School di Copenhagen per la laurea in design di moda. Ho inoltre fatto uno stage presso Ann-Sofie Back e Alexander McQueen a Londra. Vengo da una sorta di piccolo, noioso e soporifero luogo sulla costa orientale della Svezia, con circa mille abitanti. Ma sono cresciuta con un sacco di libertà per costruire cose, saltare rocce e stare con mio fratello.